Era enorme. Duro, pulsante, spietato. Quando si posizionò dietro di me, capii che stavo per essere distrutta. La prima spinta mi fece sussultare, il mio corpo si strinse intorno al suo cazzo enorme, ma lui mi afferrò i fianchi più forte, tenendomi in posizione. Ogni spinta era più violenta, più profonda, mi spingeva al limite fino a farmi perdere tra il dolore e il piacere. Mi scopò come un giocattolo, facendomi gemere e contorcere sotto di lui.
Il primo carico caldo dentro di me lo rese ancora più selvaggio. Mi girò, mi immobilizzò, il suo corpo torreggiava sul mio. Le mie gambe si allargarono istintivamente, pronte a prenderlo di nuovo. Il secondo round fu ancora più violento, più sporco: sentivo il suo calore riempirmi, il suo cazzo enorme che mi apriva, possedendo ogni centimetro di me. Urlai, inarcandomi in preda al piacere quando mi finì, lasciandomi distrutta, svuotata... ma completamente soddisfatta.